FARE IL DENTISTA È UN’IMPRESA.
È il titolo dell’interessante libro del compianto professor Franco Tosco, pioniere dell’insegnamento della gestione aziendale mirata agli studi odontoiatrici. Titolo che fa intendere che “fare il dentista è difficile” e, contemporaneamente, che “lo studio odontoiatrico è un’impresa”, cioè un’attività economica.
Per unire le due accezioni, si può certamente affermare che “fare impresa in odontoiatria è difficile”. Esattamente come lo è in ogni settore!
Ma in questo articolo voglio sottolineare la differenza tra “FARE IMPRESA” e “GESTIRE UN’AZIENDA” partendo innanzitutto dalla differenza etimologica tra AZIENDA e IMPRESA.
Iniziamo dall’AZIENDA. Questa è definibile come l’organizzazione che coordina i fattori produttivi, tecnologici e informativi al fine di realizzare prodotti e servizi per soddisfare i bisogni dei consumatori. È un organismo composto di persone e beni, diretto al raggiungimento di un fine economico, d’interesse sia pubblico sia privato e, secondo la definizione legislativa, è il complesso dei beni organizzati dall’imprenditore per l’esercizio dell’impresa.
E allora, ecco la definizione di IMPRESA. Questa altro non è che l’attività esercitata dall’imprenditore, cioè un’attività economica professionalmente organizzata al fine di produrre o scambiare beni o servizi.
A me piace molto sintetizzare i due concetti in questo modo:
L’IMPRESA È L’IDEA
L’AZIENDA È IL SISTEMA ORGANIZZATO PER ATTUARE L’IDEA STESSA
Chi ha avuto la pazienza di leggere i miei articoli sul management sa quanto io insista sull’importanza di una efficace gestione dello studio odontoiatrico attraverso la ricerca di percorsi di ottimizzazione e l’applicazione di validi modelli operativi per il raggiungimento della migliore efficienza. Tutto questo coerentemente con il contesto aziendale ed un’applicazione personalizzata per l’ottenimento di concreti risultati in termini di crescita dello studio, motivazione dello staff e riscontro economico.
In estrema sintesi, “GESTIRE” significa ottimizzare le risorse, coordinare le funzioni aziendali, affrontare le decisioni, calibrare le scelte in termini di strategie con i clienti e di dimensionamento degli investimenti, anche attraverso una puntuale valutazione dei numeri e delle potenzialità della struttura.
Ma, come abbiamo visto anche da un punto di vista etimologico, “FARE IMPRESA” è un’altra cosa. Fare impresa significa REALIZZARE L’IDEA. E per fare questo sono elementi imprescindibili la competenza e la passione.
Per questa ragione sono assolutamente convinto che chi crede di fare l’imprenditore in odontoiatria (con l’illusione di facili guadagni) senza competenza e passione, è destinato all’insuccesso.
Purtroppo sono numerosi i casi in cui ciò è accaduto. Soprattutto laddove è stato trascurato il valore professionale e totalmente dimenticato quello umano.
Abbiamo visto Cliniche gestite come delle Fabbriche (con tutto il rispetto per l’ambito industriale!), nelle quali gli unici riferimenti erano il fatturato, l’utile operativo e il flusso di cassa, sostenuti da illusorie “tariffe popolari” e da capziose forme di finanziamento, in uno scenario aggravato da incentivi economici erogati ad operatori poco qualificati e senza scrupoli. Il tutto a discapito dei Pazienti.
Gli effimeri presupposti su cui si basano (o si sono basate) queste strutture “industriali”, hanno determinato situazioni critiche, sia economiche che organizzative, che hanno portato a condizioni di insostenibilità i cui effetti sono ricaduti principalmente sugli utenti che ne hanno fatto le spese.
Di tanto in tanto questi casi vengono portati al grande pubblico, grazie soprattutto all’informazione satirica di “Striscia” o delle “Iene”. Ma non sono informazioni che fanno bene alla reputazione del mondo odontoiatrico.
Per tornare alla domanda del titolo “ODONTOIATRA: DENTISTA O IMPRENDITORE?” personalmente rispondo: ENTRAMBI!
Io credo che al Professionista-Imprenditore spetti il compito di coltivare l’IDEA e di farla crescere con la competenza e la passione che gli sono propri, definendo le linee strategiche e operando le scelte coerentemente con la sua visione.
Per la GESTIONE degli aspetti extra clinici, può fare da sé, nei limiti delle competenze tecniche che possiede e del tempo di cui dispone. Oppure utilizzare dei consulenti di fiducia che sappiano interpretare e concretizzare gli obiettivi che l’Odontoiatra si è prefissato.
Per concludere, voglio ricordare l’opportunità di usufruire dalla “Formula ManageMed” per il Management in Outsourcing che offre la possibilità di una gestione extra clinica nei tempi e nelle modalità strettamente necessari per migliorare l’efficienza aziendale con costi commisurati all’utilizzo. Maggiori informazioni nel mio articolo sulla “TERZA VIA” (https://albertorubbo.com/2018/12/10/il-manager-dello-studio-odontoiatrico-socio-o-dipendente/).
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