Il piacere di tornare a fare il dentista
Quella mattina, una sgradevole sensazione accomunava i personaggi di questo racconto. Una sensazione che si protraeva da tempo e che rendeva il loro risveglio così fastidioso. Ognuno di essi viveva un sentimento di profondo fastidio nel dover affrontare la giornata lavorativa. Quella poco piacevole nausea che prende lo stomaco al pensiero di dover uscire ed iniziare una nuova giornata di lavoro, in un contesto che è diventato sgradevole, anche senza avere una percezione precisa dei motivi che provocano il malessere.
Una cosa accomunava i nostri personaggi: erano tutti dei Dentisti.
Vi racconto ora la storia del dottor Olivero Garofano, del dottor Ferdinando Calla, della dottoressa Annarosa Geranio, del dottor Claudio Dalia, della dottoressa Eugenia Fiordaliso, del dottor Achille Tulipano, della dottoressa Costantina Giglio, del dottor Jonathan Violetta.
Il fatto che i cognomi siano tutti nomi di fiori non è casuale perché, ovviamente, si tratta di nomi di pura fantasia. Non per questo, però, le storie non rispecchiano una diffusa realtà.
Olivero Garofano, ha la nausea per la ripetitività del lavoro (sempre gli stessi trattamenti, sempre le stesse barbose persone).
Ferdinando Calla, vittima della sua assistente/segretaria che ha in mano le leve dello studio e lo esautora da ogni decisione strategica e operativa.
Annarosa Geranio, in balia dei collaboratori che la ricattano e di cui crede di non poter fare a meno.
Claudio Dalia, vittima del suo stesso brutto carattere, mai contento di nulla.
Eugenia Fiordaliso, non supportata dai consulenti (fiscale e del lavoro) che si limitano al disbrigo delle formalità e non le danno alcun aiuto di natura strategica.
Achille Tulipano, antitesi dell’assertività e della leadership, privo dell’aiuto dei collaboratori spesso rimproverati e mai gratificati.
Costantina Giglio, afflitta da seri problemi economici, non riesce a far fronte ai pagamenti ed ha difficoltà ad incassare.
Jonathan Violetta, scontento della qualità della vita, costretto a turni di lavoro massacranti.
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